La storia

Il nostro Istituto è dedicato dal 2013 a Teresa Mattei, pedagogista italiana e partigiana, che fu membro giovanissimo dell'Assemblea Costituente del 1946 che diede vita alla nostra Costituzione. L'articolo 3 della Costituzione, sul tema fondamentale dell'uguaglianza, porta anche la sua firma. Sua l'idea di festeggiare l'8 marzo, Festa della Donna, con il dono del fiore della mimosa. Negli anni difficili della guerra e della resistenza abitò a Bagno a Ripoli, nel 1938, ad appena 17 anni, fu espulsa dal liceo classico Michelangelo perché contestò le leggi razziali fasciste. Diplomatasi come privatista, partecipò attivamente alla lotta di Liberazione del 1944 con il nome di Chicchi.

Il nostro Istituto è dedicato dal 2013 a Teresa Mattei, pedagogista italiana e partigiana, che fu membro giovanissimo dell'Assemblea Costituente del 1946 che diede vita alla nostra Costituzione. L'articolo 3 della Costituzione, sul tema fondamentale dell'uguaglianza, porta anche la sua firma. Sua l'idea di festeggiare l'8 marzo, Festa della Donna, con il dono del fiore della mimosa. Negli anni difficili della guerra e della resistenza abitò a Bagno a Ripoli, nel 1938, ad appena 17 anni, fu espulsa dal liceo classico Michelangelo perché contestò le leggi razziali fasciste. Diplomatasi come privatista, partecipò attivamente alla lotta di Liberazione del 1944 con il nome di Chicchi.

Finita la guerra si impegnò assiduamente nella lotta per i diritti dell'Infanzia, fondando a Milano un centro di studi per la progettazione di nuovi servizi e prodotti per l'infanzia; a Pisa la Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione e l'iniziativa Radio Bambina Negli anni difficili della guerra e della resistenza abitò a Bagno a Ripoli, nel 1938, ad appena 17 anni, fu espulsa dal liceo classico Michelangelo perché contestò le leggi razziali fasciste. Diplomatasi come privatista, partecipò attivamente alla lotta di Liberazione del 1944 con il nome di Chicchi. Finita la guerra si impegnò assiduamente nella lotta per i diritti dell'Infanzia, fondando a Milano un centro di studi per la progettazione di nuovi servizi e prodotti per l'infanzia; a Pisa la Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione e l'iniziativa Radio Bambina. Nella scuola di Bagno a Ripoli la propensione a sperimentare percorsi educativi innovativi ha radici lontane, a partire dal 1904, quando il maestro, e poi direttore Antonio Degli Innocenti, di umili origini e di padre ciabattino, decise di accogliere presso la sua scuola figli di contadini e braccianti, ma anche adulti analfabeti nei corsi serali, e chiunque non potesse avere l'opportunità di studiare come era fortunatamente successo a lui. Le classi da lui gestite erano spesso miste, bambine e bambini insieme, e si pensava anche al periodo estivo con attività di “ricreatorio”in particolare per i figli di coloro che erano al fronte a combattere (1917). Nei registri scolastici da lui redatti e ritrovati cento anni dopo, annotava minuziosamente la vita e gli eventi dei suoi alunni. Negli anni ’60, un altro maestro, a questo punto già divenuto direttore didattico, Marcello Trentanove, organizzò nel Primo Circolo di Bagno a Ripoli le prime esperienze di tempo pieno e di inclusione dei bambini con handicap, ben prima che queste diventassero realtà su scala nazionale e si trasformassero in legge. Negli anni ’90 infatti un altro direttore didattico, Stefano Dogliani, pose le fondamenta dell’attuale sperimentazione, fondandone le radici sulla precedente esperienza. Il progetto di Continuità “Scuola Comunità”. A partire dal 2016, con la dirigenza di Amalia Bergamasco, la scuola ha ripreso a pieno la sua vocazione sperimentale aderendo al movimento della Rete delle Scuole Senza Zaino e alla Rete DaDa per la didattica fondata sugli ambienti di apprendimento. Dal 2021 la scuola è capofila nazionale per lo scambio professionale nel movimento di Avanguardie Educative di Indire.

La storia della scuola

Di seguito alcuni momenti importanti, rappresentati tramite timeline, delle nostre attivita', dalle prime esperienze di tempo pieno e inclusione degli anni 60 ad oggi,